La cancellazione dalle Banche Dati e Centrali rischi avviene, in automatico, decorso un certo periodo di tempo nel quale le informazioni devono necessariamente essere conservate. I tempi di conservazione dei dati e la cancellazione automatica delle informazioni variano a seconda dei casi e dell’importanza.
Di fronte ad un debito non pagato, quindi, non si avrà altra scelta se non quella di aspettare i tempi previsti, in termini di mesi o addirittura anni, per fare in modo che tali informazioni non vengano più rese fruibili ad altre banche. Ciò è certamente vero per le informazioni negative. Rispetto a dati positivi, come ad esempio la puntuale restituzione delle somme di denaro ottenute in prestito, è invece concessa la possibilità di richiedere la cancellazione anticipata delle informazioni personali registrate nelle banche dati del Crif.
Cancellazione Nominativo Banche dati
Inserimento nelle Banche Dati
Chiunque richieda un prestito a un istituto di credito viene inserito, automaticamente, nella Centrali Rischi gestita dalla Banca d’Italia e nelle altre banche dati che, allo stesso modo, sono sistemi di rilevazione centralizzata dei rischi che tuttavia si differenziano dalla Centrale Rischi in quanto non sono soggetti ad alcuna supervisione da parte della Banca d’Italia. Questo significa che per conoscere i dati archiviati nei SIC e chiedere eventualmente di correggerli è necessario contattare direttamente i SIC perché la Banca d’Italia non è responsabile delle banche dati gestite da organismi privati.
Richiesta di cancellazione di informazioni inesatte
I dati contenuti nelle relative banche sono riservati e accessibili al cliente le cui informazioni sono contenute in tali archivi. Chi ritiene inesatte le proprie informazioni presenti in CR o nei sistemi SIC può chiedere di correggerle direttamente all’intermediario che le ha segnalate. Se tale segnalazione avviene ed effettivamente si ravvisa l’esistenza di errori, i responsabili di tali sistemi saranno tenuti a cancellare e correggere le segnalazioni errate nel più breve tempo possibile.
Tempistiche per la cancellazione automatica delle informazioni
Generalmente, i dati relativi a prestiti e finanziamenti presenti nel sistema di informazioni creditizie vengono cancellati automaticamente, senza bisogno di richieste specifiche.
In generale, le informazioni contenute nei sistemi di rilevazione centralizzata dei rischi vengono automaticamente rimosse secondo le seguenti tempistiche:
- Valutazione > Per i finanziamenti richiesti ed in corso di valutazione, i dati si cancellano dopo 6 mesi dalla data richiesta.
- Rifiuti > Riguardo ai finanziamenti rifiutati dalla banca o annullati dallo stesso richiedente, i dati si cancellano dopo 30 giorni dalla data di annullo/rifiuto.
- Puntuali > Per i finanziamenti erogati conclusi con pagamenti puntuali e integrali, ci sarà la cancellazione dopo 36 mesi dalla data di estinzione effettiva del rapporto di credito.
Morosità e mai rimborsati
- Morosità > Riguardo ai finanziamenti erogati in caso di morosità nei pagamenti di 1 o 2 rate pagate in ritardo, i dati saranno eliminati dopo 12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione.
- Riguardo ai finanziamenti erogati in caso di morosità nei pagamenti che superano le 2 o più rate pagate in ritardo anche su transazione, i dati saranno eliminati dopo 24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione.
- Non rimborsati > Per i finanziamenti erogati ma mai rimborsati, nonostante i solleciti e le intimazioni, i dati si cancelleranno 36 mesi dalla data di estinzione prevista o dalla data in cui l’istituto di credito ha fornito l’ultimo aggiornamento. Il termine massimo di conservazione dei dati relativi a inadempimenti non successivamente regolarizzati non può comunque mai superare i cinque anni dalla data di scadenza del rapporto, quale risulta dal contratto di finanziamento.
Richiesta di cancellazione delle informazioni positive
Al di là di tali tempistiche, è possibile richiedere la cancellazione dalle Banche Dati e Centrali rischi prima che siano trascorsi i tempi di conservazione. Tale richiesta può avere ad oggetto i soli dati positivi, cioè quelli che riguardano le informazioni sui finanziamenti che sono stati regolarmente rimborsati. Dopo la richiesta, i sistemi di rilevazione centralizzata dei rischi provvederanno alla cancellazione dei dati positivi entro 90 giorni.
Rischi della cancellazione dalle Banche Dati e Centrali rischi delle informazioni positive
Non sempre la cancellazione dei dati positivi conviene al cliente. Infatti, a seguito della cancellazione non sarà possibile per gli istituti di credito consultare e valutare il proprio merito creditizio. In altre parole, sarà molto più difficile per tali istituti valutare se sono in presenza di un consumatore affidabile e, di conseguenza, sarà più difficile ottenere il prestito richiesto.
Informazioni contenute nella Centrale Rischi
All’interno della Centrale Rischi si rinvengono le informazioni relative a:
- Chi ottiene un finanziamento;
- Coloro che sono garantiti dalla banca che concede un cosiddetto credito di firma e l’importo della garanzia supera la soglia di censimento;
- Tutti coloro che garantiscono il finanziamento di un altro soggetto, per esempio con una fideiussione e l’importo della fideiussione supera la soglia di censimento.
La CR non è una lista di cattivi pagatori. Essa, infatti, registra la storia creditizia dei singoli clienti e per questo contiene tanto informazioni positive, come la regolarità del pagamento delle rate e la chiusura del rapporto di finanziamento, quale le eventuali informazioni negative che riguardano essenzialmente le difficoltà, più o meno gravi, nel restituire il debito.
Tempi di conservazione
La normativa prevede differenti tempi di conservazione in relazione alle finalità del trattamento ed alle vicende del credito. In particolare, si prevede che tutte le richieste di finanziamento siano conservate per un tempo massimo di un mese se la richiesta è respinta o se il privato che l’aveva formulata vi ha rinunciato. Questo periodo può essere esteso fino a un massimo comunque non superiore a sei mesi se c’è un’istruttoria in corso, vale a dire se l’istituto non ha ancora né accolto né respinto la richiesta ma la sta valutando e approfondendo prima di fornire al richiedente una risposta definitiva. I rapporti che si sono svolti e conclusi positivamente, e quindi tutti i pagamenti puntuali e integrali effettuati senza ritardi né contestazioni, sono conservati fino a 36 mesi dalla data di cessazione del rapporto.
Morosità dei pagamenti
Le informazioni relative alle morosità nei pagamenti che non superano due rate o due mesi di ritardo e che poi sono state regolarizzate possono essere conservate fino a 12 mesi decorrenti dalla avvenuta regolarizzazione mentre i ritardi nei pagamenti che superino il numero di due rate impagate o i due mesi di ritardo vengono conservati per 24 mesi dalla loro regolarizzazione, sempre che poi siano stati sanati. Esistono poi le ipotesi di morosità gravi. Con questa nozione ci si riferisce agli inadempimenti definitivi e i passaggi a sofferenza, cioè tutti i casi in cui i pagamenti del debito superino un certo ritardo e nonostante i solleciti e le intimazioni non siano avvenuti. Queste informazioni vengono conservate per 36 mesi che decorrono non dalla inadempienza ma dalla data di scadenza contrattuale del rapporto con un massimo di cinque anni.
Consultazione dei dati
Le norme sulla privacy attribuisce a coloro che sono inseriti nella Centrale Rischi di conoscere in qualsiasi momento e senza limitazioni i propri dati ivi iscritti e, eventualmente, chiederne la cancellazione. La possibilità di accedere a tali informazioni è fondamentale proprio perché consente di stabilire quali dati conservare e quali dati, invece, cancellare mediante la proposizione di una apposita istanza.
Come chiedere la consultazione dei dati
Per chiedere la consultazione dei propri dati, il sito ufficiale di CRIF offre la possibilità di inoltrare la richiesta attraverso un modulo online. Tale modulo andrà firmato e inviato allegando anche la copia del proprio documento di riconoscimento. Con la richiesta, la centrale è tenuta a rispondere entro il termine 30 giorni, a seguito del quale dovrà trasmettere i dati richiesti all’indirizzo indicato nel modulo a tal fine.
Costi del servizio di consultazione
Per le persone fisiche il servizio è interamente gratuito; al contrario, per le aziende sarà necessario versare un contributo spese che sarà di 4 euro se la richiesta è stata positiva, cioè sono state rilevate informazioni e di 10 euro se, al contrario, l’esito è stato negativo, cioè se non è emersa alcuna notizia presente in CRIF.
Altri servizi del CRIF
Il CRIF mette a disposizione anche ulteriori servizi che in tal caso sono a pagamento sia per le persone fisiche che per le aziende. Si tratta della possibilità di accedere a determinate informazioni aggiuntive, come l’accesso ai dati sui protesti.
Come richiedere la cancellazione dei dati dal CRIF
Trascorso il periodo di tempo in cui i dati devono essere conservati, la cancellazione è dovuta e dovrebbe essere operata in automatico dal sistema. Tutto questo significa che anche se non se ne facesse richiesta, alcune informazioni sarebbero comunque cancellate in automatico allo scadere di alcuni termini massimi in cui queste possano essere rese fruibili. Ovviamente, in caso di informazioni che relative a pagamenti mancati, sarà possibile cancellare l’eventuale elemento negativo solo di fronte ad una regolarizzazione. Chi vi abbia interesse, tuttavia, può richiedere la cancellazione utilizzando i relativi moduli presenti sul sito del CRIF. Questo modulo potrà essere inviato per email, fax o per posta. In seguito alla ricezione della richiesta di cancellazione, il CRIF ha il dovere di effettuare la cancellazione dei dati positivi entro 90 giorni dalla tua richiestaNo